Punti d'interesse

VERSO LA CHIUSURA DELLE MINIERE

MUSEO - SALA 4

VERSO LA CHIUSURA DELLE MINIERE

AUDIOGUIDA

Nel 1970 iniziarono a diffondersi notizie relative a decessi avvenuti in Giappone a causa del mercurio. Poco tempo dopo, altri episodi di avvelenamento causati dall'utilizzo di pesticidi al mercurio, in particolare quello avvenuto a Bassora, in Iraq, palesarono i pericoli che il mercurio costituiva per la salute dell'uomo. Le industrie cominciarono a orientarsi verso soluzioni alternative, incentivate anche dai forti dazi imposti da diversi stati sull'importazione del mercurio, cui conseguì una forte riduzione della domanda.
Nel 1971 i sindacati proclamarono una serie di scioperi tesi a difendere i posti di lavoro messi in discussione dalla grave crisi del settore. Le leggi antinquinamento che nel frattempo erano state messe in campo a livello internazionale aggravarono ulteriormente la situazione. La crisi del mercato internazionale innescò così una crisi strutturale del settore mercurifero amiatino, mettendo a nudo il ritardo tecnologico dell'apparato produttivo e l'insufficienza dei capitali investiti dalle società minerarie.
A partire da questa fase, il passaggio alla chiusura delle miniere fu rapido e minò duramente gli equilibri di una società economicamente già fragile. Per primi furono i forni del Siele e del Morone ad essere chiusi, nel 1973, per arrivare gradualmente alla chiusura definitiva delle altre miniere nel 1982 e nel 1984. I minatori furono messi in cassa integrazione, in attesa del pensionamento o di una riqualificazione che li inserisse in nuove attività.

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