Punti d'interesse

UNA VITA QUOTIDIANAMENTE A RISCHIO

MUSEO - SALA 5

UNA VITA QUOTIDIANAMENTE A RISCHIO

AUDIOGUIDA

La complessità del lavoro in galleria e la scarsa attenzione alle norme di sicurezza, rendevano la vita dei minatori precaria ed esposta a rischi di ogni sorta. Frane, esplosioni di mine, presenza di gas, distacchi di roccia, cadute nei pozzi: erano queste le cause principali degli infortuni sul lavoro, spesso mortali.
Le miniere amiatine erano aperte in terreni particolarmente franosi, che necessitavano di accurate opere di sostegno per mantenere aperte le gallerie e i cantieri di coltivazione. Inoltre, la presenza di acqua, spesso in notevole quantità, e le elevate temperature del sottosuolo peggioravano ulteriormente la situazione.
Nel 1874, un'inchiesta promossa dagli stessi industriali denunciava le pesanti condizioni sofferte nelle miniere dalle donne e dai ragazzi. Proprio a seguito di tali notizie, nel 1883 fu emanata una legge che vietava il lavoro ai minori di dieci anni.
Alcuni miglioramenti si ebbero con l'entrata in vigore del Regolamento per l'applicazione della Legge di polizia mineraria del 30 marzo 1893, che affidava a un apposito Corpo delle Miniere la funzione di controllo e intervento nella gestione di miniere, cave e torbiere, relativamente alla sicurezza e alla salute dei lavoratori.
Solo negli anni '60 del Ventesimo secolo, con la costituzione del Collegio dei Delegati alla sicurezza, si affrontarono con maggiore incisività i problemi connessi alla pericolosità del lavoro di miniera.

UNA VITA QUOTIDIANAMENTE A RISCHIO - QR Code Friendly