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IL PROCESSO ESTRATTIVO. LA METALLURGIA DEL MERCURIO

MUSEO - SALA 2

IL PROCESSO ESTRATTIVO. LA METALLURGIA DEL MERCURIO

AUDIOGUIDA

Dalla metà dell’Ottocento, quando l'ingegnere Caillaux costruì l'impianto dei forni presso la miniera del Siele, cominciò una nuova epoca per l'industria del mercurio. I forni introdotti da Caillaux erano di due tipi. Il primo era un forno a funzionamento discontinuo, con notevoli perdite di mercurio nell'atmosfera. Il secondo era invece un forno continuo, detto forno Harner; il minerale veniva caricato nel forno insieme al carbone e il mercurio si raccoglieva nelle camere di condensazione.
Verso la fine dell’Ottocento furono introdotti forni dalle meccaniche più moderne e sofisticate, opera dell'ingegnere Vincenzo Spirek. Questi nuovi forni erano di due tipi, entrambi a funzionamento continuo, riscaldati inizialmente a legna e successivamente a gasolio. I forni Spirek rimasero in funzione fino agli anni sessanta del Novecento, quando vennero sostituiti da modelli più moderni.
Negli anni sessanta del novecento entrò in funzione il forno rotante Gould, dalle capacità molto più elevate rispetto ai forni precedenti, fino a 200 tonnellate al giorno di minerale. Il forno Gould fu impiegato per la prima volta negli stabilimenti minerari di Abbadia San Salvatore.
Fra i forni più moderni vi era anche il forno a piani Pacific, installato al Siele e al Morone, la cui capacità di trattamento variava dalle 50 alle 100 tonnellate al giorno, a seconda delle dimensioni.

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